Il Digital Marketing ai tempi del coronavirus: restiamo a casa, ma non ci fermiamo.

(Link al video: Youtube)

Siamo vivendo una situazione totalmente surreale.

Un momento senza precedenti, chiusi in casa in attesa di notizie sull’evoluzione della situazione, preoccupati e in una condizione di totale incertezza legata all’emergenza coronavirus. A causa del lockdown molte aziende italiane hanno dovuto sospendere la propria attività, tantissimi commercianti sono stati costretti ad abbassare le serrande, tutti noi ci interroghiamo sul futuro che appare quantomai incerto ma allo stesso tempo nella convinzione che tutto questo prima o poi finirà. Quindi, se da una parte – e mi riferisco soprattutto a imprenditori e commercianti, a chi per vivere ha un’attività in proprio – se da una parte abbiamo il dovere di stare a casa, dall’altra parte abbiamo il dovere di non stare fermi. Dobbiamo reagire.

E quindi arriviamo a ciò che attiene al nostro “campo di gioco”, sul quale possiamo provare a esprimere un’opinione un po’ più approfondita e magari dare qualche consiglio ad aziende, commercianti, professionisti italiani bloccati dal coronavirus. Parlare di Digital Marketing ai tempi del coronavirus può sembrare complesso ma siamo un’Agenzia di Marketing e Comunicazione Digitale e, in questi giorni “di prigionia”, abbiamo avuto più tempo del solito per osservare e analizzare le strategie di comunicazione digitale di molti brandaziende italiane. Osserviamo in alcuni casi un’ottima reazione di aziende che pur in una situazione di stop, di chiusura, hanno continuato a comunicare anche in modo intelligente. In questo periodo come agenzia stiamo dando il massimo, per i nostri Clienti, per mantenere vivo il contatto, seppur a distanza, con la propria Community. Tuttavia molte altre aziende hanno preso una decisione diversa, forse comprensibile dal punto di vista dell’emotività del momento ma del tutto sbagliata e dannosa da un punto di vista strategico, cioè quella di “spegnere” l’interruttore della propria comunicazione in uscita mantenendo di fatto “morte” le proprie pagine e i vari account social aziendali.

Perché è un errore strategico? E perché non bisogna lasciare inattivi i nostri account social e continuare la nostra attività di Comunicazione e Digital Marketing ai tempi del coronavirus? Chi ha frequentato i nostri corsi sa che alla base di Facebook, Instagram e altre piattaforme social c’è un algoritmo che normalmente premia la costanza e la regolarità nella pubblicazione di contenuti e, viceversa, penalizza gli account che rimangono inattivi per troppo tempo. Quindi, di fatto, interrompere la nostra attività di comunicazione social potrebbe comportare un calo di performance anche piuttosto importante nel momento in cui dovessimo riprendere la nostra regolare attività. Secondo fattore, assolutamente da non sottovalutare, è il momento storico: in questi giorni siamo tutti a casa e, com’è naturale che sia, l’utilizzo degli smartphone sembra essere schizzato alle stelle, per cui in questo momento l’attenzione è altissima sui social. Terzo e ultimo fattore: la community, la vostra community. In questi anni abbiamo investito tempo e denaro nello sviluppo di una presenza online, per strutturare i nostri canali digitali e costruirci con grande fatica la nostra audience, il nostro pubblico. Così facendo abbiamo creato un legame più o meno forte con le persone che ci seguono. Il fatto che la nostra attività sia temporaneamente chiusa non significa che dobbiamo fregarcene della nostra audience, del nostro pubblico, dei nostri clienti. Smettere di comunicare, soprattutto in un momento come questo, significa in qualche modo spezzare questo legame e avviare un graduale processo di distacco che porterà man mano i nostri Clienti a dimenticarsi di noi. Oggi invece è quantomai fondamentale far sentire la nostra presenza, farci sentire vicini ai nostri utenti, comunicare con loro costantemente… Magari semplicemente comunicando che ci mancano, magari salutandoli ogni tanto piuttosto che chiedergli come stanno.

Quindi, riepilogando:

  1. Manteniamo Costante la comunicazione per non far inceppare gli algoritmi alla base delle piattaforme social.
  2. Comunichiamo perché è un momento in cui le persone sono in ascolto.
  3. Comunichiamo vicinanza ai Clienti 

E, infine, teniamo sempre a mente il nostro motto: “Restiamo a casa, ma non ci fermiamo”.

Tra gli esempi che siamo più orgogliosi di citare, quello di un nostro Cliente tra i più colpiti dal lockdown da coronavirus: Visit Ponza, tour operator della magnifica isola dell’arcipelago ponziano, che in questa fase di sospensione delle attività ha deciso di investire in un nuovo sito web: www.visitponza.it. Un grande esempio di buon Digital Marketing ai tempi del coronavirus: andatelo a visitare e iniziate a pensare alla vostra prossima vacanza!

Francesco Montefusco